Fase 3
Serbatoio (zona del fondo)
Serbatoio (zona del fondo)
La base del nostro serbatoio ha una forma regolare: questo per almeno 2 ragioni. La prima è la massimizzazione della capienza vista la riduzione globale degli ingombri, la seconda l’adozione di una pompa carburante esterna che consente di non dover inglobare organi interni.
Si parte quindi da una lastra di alluminio sagomata per congiungersi al guscio superiore (già costruito) che deve subire un processo di trasformazione non essendo l’area sottostante perfettamente piana.
Trattandosi di una moto pensata per sviluppare soluzioni racing il serbatoio deve potersi alzare o essere rimosso rapidamente per facilitare l’accesso ada ltri organi meccanici sottostanti. Abbiamo deciso di adottare l’aggancio posteriore di serie come perno e di creare quindi una piastra di collegamento.
La piastra viene saldata alla parte posteriore del serbatoio. In seguito provvederemo a migliorare le raccordature e a uniformare la finitura generale. Al momento ci concentriamo sul corretto funzionamento e dimensionamento delle varie componenti.
La lastra precedentemente tagliata deve essere piegata e sagomata poichè fungerà sia da fondo che da paratia anteriore del serbatoio. La piegatura avviene fissando con delle morse le varie sezioni e agendo manualmente fino all’angolo desiderato.
Si tratta di un processo artigianale che richiede diverse fasi, aggiustamenti e verifiche prima di passare alla piega successiva.
L’attacco superiore del monomammortizzatore posteriore è collocato in una delle traverse superiori del traliccio: questo fa sì che parte dell’ammortizzatore stesso ecceda il bordo superiore del telaio. Dobbiamo quindi procedere a creare una zona scavata nel fondo del serbatoio per garantire un alloggiamento corretto.
La creazione dello scasso inizia martellando la zona interessata al fine di imporre una prima piega al metallo.
In seguito numerose passate al maglio permettono di uniformare la superficie e perfezionare la forma e la dimensione dell’incavo così da avere il miglior bilanciamento tra spazi e capienza.
Dopo numerose verifiche e interventi mirati per correggere singole zone non allineate o conformi si può giustapporre la nuova superficie alla struttura già costruita. Come si può vedere è necessario aggiungere ancora alcune piccole parti per chiudere interamente la copertura e procedere poi alla saldatura.